Bonsai

Que otros se jacten de las paginas que han escrito; a mi me enorgullecen las que he leido
El lector - Jorge Luis Borges
“Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto”

domenica 10 aprile 2011

Very Important Horse


Foto GZ2004 Cuba: Playa de Santa Lucia


Sarà il mitico Bucefalo
ai confini di Macedonia
il povero Incitatus
senatore dell’impero
il bianco Marengo,
del Corso il destriero
del pazzo Quixote,
lo stanco Ronzinante
il Pegaso alato
dell’eroe Bellerofonte
il nero Délire
di Jasnaja Poljana
il forte Marsala
e l’eroe dei due mondi
il rapido Ombromanto
di Gandalf il mago

forse sarà soltanto
il saggio Chirone
benevolo maestro
di uomini e di eroi.

Fotografando


Foto GZ2007 - Queue in Tuscany

Alle cinque della sera

La poesia non è un'espressione... È il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa (Allen Ginsberg)


Giuseppe Ungaretti


Una colomba
D'altri diluvi una colomba ascolto.
1925

venerdì 4 marzo 2011

La strada


GZ2006 Siena: On the road

Livido graffito
sulla grande pianura,
oltre il primo colle brunito
esile ruga contorta
sull’antico volto perduto
dalla malinconia del tempo.

Fotografando


GZ2009 Villa Balbianello: Di sasso!

Alle cinque della sera

La poesia non è un'espressione... È il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa (Allen Ginsberg)


Pablo Neruda



Silencio
Yo que crecí dentro de un árbol
tendría mucho que decir,
pero aprendí tanto silencio
que tengo mucho que callar
y eso se conoce creciendo
sin otro goce que crecer,
sin más pasión que la substancia,
sin más acción que la inocencia,
y por dentro el tiempo dorado
hasta que la altura lo llama
para convertirlo en naranja.

Silenzio
Io che crebbi dentro un albero
avrei molte cose da dire,
ma appresi tanto silenzio
che ho molto da tacere:
questo si conosce crescendo
senz’altro godimento che crescere,
senz’altra passione che la sostanza,
senz’altra azione che l’innocenza,
e dentro il tempo dorato,
finché l’altezza lo chiama
per convertirlo in arancia

Consigli per gli acquisti

La Cupola del Brunelleschi di Ross King BUR Rizzoli “I funerali si svolsero in Santa Maria del Fiore. Circondato da candele e avvolto in mussola bianca. Filippo riposava al di sotto del grande volta che egli aveva finito di costruire dieci anni prima. Migliaia di persone sfilarono davanti alla sua bara, inclusi i responsabili dell’Opera, i consoli della Lana, i muratori e tutte le maestranze della cattedrale. Poi le candele furono spente e il corpo trasportato temporaneamente nel campanile….” Filippo, detto Pippo, era lui, il grande uomo d’ingegno che in vita e in morte fece così parlare di se, sostenitori e detrattori. “Corpus magni ingenii viri Philippi Brunelleschi fiorentini” Semplice la lapide, quanto semplice seppur grandiosa e magnifica la più alta delle opere da lui realizzate, la maestosa cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore in Firenze, una delle più grandi creazioni che mente e mano dell’uomo abbia potuto esprimere nel corso dei millenni. E’ la storia dell’idea, della tormentata nascita, della difficoltà di esecuzione, dell’ingegnosità e della pervicacia di un uomo, del suo trionfo. Nei 150 anni necessari alla costruzione della stupenda cattedrale di Firenze si incastona così il gioiello più prezioso, costato fatica, sudore, frustrazione ma anche gioia, soddisfazione, orgoglio. Una storia del nostro rinascimento più luminoso. Storia di grandi uomini ma anche di gente comune. Un saggio, questo dell’anglo canadese Ross King, che si legge d’un fiato, che incanta per la dovizia di particolari, di curiosità, di pennellate di vita quotidiana così come di fatti ed avvenimenti che hanno segnato la nostra storia, quella grande, quella che ci ha visti per due secoli il vero ombelico del mondo.

lunedì 14 febbraio 2011

Imago


GZ2006 Siena: Mystic valley

Grondante
candido latte,
immagine riflessa
di nuvole dense
che rubano l’aria
ai campanili,
ai tetti delle case
sparse.

Sfuggente visione
confusa e distorta
di isole alte
fra la terra e il cielo,
bellezza che appare
e presto si nasconde
nel mesto brusio
della tua voce spenta.

(giuzam 2011)

venerdì 11 febbraio 2011

Fotografando




















Foto GZ2010 - Scared!
Egypt-somewhere along the river



Alle cinque della sera

La poesia non è un'espressione... È il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa (Allen Ginsberg)



Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni o i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere:
non sara' questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi o Lestrigoni no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga,
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre,
tutta merce fina, e anche profumi
penetranti d'ogni sorta, piu' profumi
inebrianti che puoi,
va in molte citta' egizie
impara una quantita' di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –
Raggiungerla sia il tuo pensiero costante.
Soprattutto, pero', non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra' deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia' tu avrai capito cio' che Itaca vuole significare.

(1911 - Konstantinos Kavafis)

giovedì 10 febbraio 2011

Consigli per gli acquisti

America perduta (Bill Bryson)

Bello, divertente, un vero "on the road" americano di un seguace di Kerouac. Quando un libro inizia con una frase così:
"Sono nato a Des Moines. Capita." quando un libro comincia così non ti puoi sbagliare, va letto; il teaser è irresistibile. Se poi la frase successiva è:
"Chi nasce a des Moines o accetta la cosa pacificamente, si sposa con una ragazza del posto di nome Bobbi, va a lavorare alla Firestone e vive li tutta la vita, oppure passa l'adolescenza a lagnarsi perchè vive in un mortorio e non vede l'ora di andarsene, poi si sposa con una ragazza di nome Bobbi, va a lavorare ala Firestone e vive li tutta la vita." beh, dopo questo non ti puoi fermare e rimettere il libro sullo scaffale, te lo tieni in mano, vai alla cassa e spendi proprio volentieri quei poco meno di 9 Euro che costa.
Poi a casa leggi e sei contento, ti diverti come ti capita raramente con un libro che parla di viaggi (chi ride da solo come un matto leggendo una guida Lonely Planet?)
Bryson americano emigrato in Inghilterra che tornando negli states per fare un viaggio coast to coast commenta:
"e adesso che sono tornato mi sono trovato in un paese straniero, pieno di maniaci omicidi, di squadre sportive nelle città sbagliate e un vecchio scimunito imbellettato come Presidente" beh, quando mai una Lonely Planet avrebbe descritto in questo modo gli americani ed il loro presidente Dutch Reagan?
Giudizio: Ottimo!

domenica 23 gennaio 2011

Attraversata

E' uscito nel 2010 il mio primo libro di poesie, molte di esse apparse per la prima volta in questo blog, libro pubblicato dalla casa editrice Albatros il Filo. Lo si può trovare nel catalogo di tutti i più importanti siti di vendita di libri on line, nonchè in quello della casa editrice stessa.
In copertina campeggia una delle prime foto che ho scattato con la mia vecchia Olympus sull'altopiano del Monte Alben, nelle Alpi Orobiche. Foto che ha ispirato una delle 58 poesie della raccolta oltre che il titolo del libro medesimo. Un'attraversata a volo radente sui miei primi cinquant'anni. Poesie e fotografie, insieme, memorabili istantanee sulle mie emozioni. Sotto il titolo, in copertina, una delle poesie del libro, la più breve, intitolata "A Proserpina", ispirata da "Sono nata il 21 a primavera" di Alda Merini e ad Alda, con irriverenza, dedicata. Quella di Alda è riportata qui di seguito, nel blog, ovvero nell'unico posto dove avrò il piacere di vederle accostate una all'altra.
Il blog è rimasto fermo per oltre 2 anni per motivi personali. Non ho ancora deciso se riprendere a scrivere, questo è solo un timido, fugace tentativo.
http://www.ilfiloonline.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=3288&category_id=23&option=com_virtuemart&Itemid=175